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Di Pinto

Giuseppe

Laureato ISEF Scienze Motorie nel 2004 specializzato in Biomeccanica presso l'università Cattolica di Milano 90/100

Brevetto FPI Federazione Pugilistica Italiana nel 2004 4° corso

Istruttore Wako Semicontact Cintura nera 2004

Istruttore Wako Kickboxing/kickJitsu cintura nera 3°livello 2008

Campione Italiano di Full Contact pesi medi, 6 volte campione Regionale di Semicontact pesi medi, Cintura blu di Karate, Cintura nera di Jujitsu DaytoRyu

Terzo posto Europei di Light Contact pesi medi 2007

Istruttore Pugilato Dilettanti presso la palestra Doria dal 2007 al 2009

Disputati 37 incontri di pugilato Dilettantistico 34 Vinti /14 per Ko/ 2 persi e 1 pareggio

Campione regionale Jujitsu DaytoRyu 2009

Istruttore Sala Pesi presso palestra Bulldog di Milano dal 2005 al 2007

Istruttore Semicontact dal 2004 al 2005

Istruttore sala pesi e fitboxe presso palestra Orion di Milano 2009 - 2011.

 

Federazioni a quali sei affiliato: 

F.I.K.B.M.S. Federazione italiana kick boxing muay thai savate

CRONOLOGIA STORICA 1974

 

Il 14 settembre, si tiene in California il primo campionato del mondo di full-contact karate. Partecipano all’evento atleti del calibro di: Joe Lewis, Bill Wallace, Jeff Smith, Howard Jackson e Isaia Duenas.

 

1975 Nella Duetschlandhalle di Berlino Georg Bruckner organizza il titolo mondiale conquistato da Gordon Franks

 

1976 Nella palestra di Georg Bruckner vi è l’incontro fra Valera e Wallace, una piccola sfida fra il karateca francese e “super-foot” che sancisce la suprermazia tecnica dell’americano

 

1977 Primo viaggio esplorativo di Falsoni ad Amburgo accompagnato dal belga Geert Lemmens.

 

1977 A settembre Falsoni assiste a Wolfsburg (Germania) ai campionati tedeschi della Wako

 

1978 Ennio Falsoni porta Bill Wallace in Italia per uno stage con la Fiam

 

1978 Nel congresso europeo della Wako (Vienna) la Fiam è riconosciuta come unica organizzazione italiana dalla Wako

 

1978 A Berlino Bruckner organizza il primo campionato del mondo Wako con 18 nazioni partecipanti

 

1978 Viaggio negli Usa alla conoscenza del fenomeno full contact

 

1979 Negli Usa, a Tampa, si tengono i mondiali della Wako con la partecipazione della nazionale della Fiam. Tre le nostre medaglie d’oro.

 

1981 Il termine Wako diventa “World Association of Kickboxing Organizations” e per la prima volta non si parla più di full-contact karate ma di kickboxing.

 

1984 Ennio Falsoni diventa presidente della Wako

 

1985 La Wako si divide. Una è presieduta da Georg Bruckner e l’altra da Ennio Falsoni

 

1987 Riunificazione della Wako sotto la presidenza unica di Ennio Falsoni

 

1998 La Wako inoltra domanda ufficiale di riconoscimento al Gaisf 2000.

 

2006 La Wako viene ufficialmente riconosciuta dal GAISF nel corso dell'Assemblea Generale tenutasi a Seul (Corea) il 7 aprile dello stesso anno

 

2007 La Wako viene riconosciuta dal Comitato Olimpico Asiatico (OCA) e partecipa ai 2nd Asian Indoor Games di Macao (Cina)

 

2007 La Wako viene riconosciuta dagli African Games e partecipa all'edizione tenutasi ad Algeri nel Luglio 2007

 

2008 Oggi la Wako consta di 110 nazioni affiliate nei cinque continenti e organizza Campionati Europei e Mondiali con cadenza biennale di tutte le specialità della Kickboxing.

 

Dal 2010 parteciperà ogni 2 anni, insieme ad altre 12 Federazioni Internazionali di Sport da combattimento e Arti Marziali, ai MARTIAL ARTS AND FIGHTING SPORTS GAMES che si svolgeranno per la prima volta a Pechino nel mese di Ottobre.

 

DI COSA SI OCCUPA FIKB OGGI

 

KICKBOXING

 

Il Semi Contact (consigliato anche ai bambini 10 anni) dove il combattimento viene interrotto ogniqualvolta l'atleta riesce a piazzare un colpo a bersaglio utile senza esprimere la sua potenza. I punteggi variano a secondo della tecnica utilizzata.

Il Light Contact (dai 13 anni) è il passo intermedio per arrivare ai combattimenti a contatto pieno. I due avversari si affrontano scambiandosi vicendevolmente colpi senza interruzione in un fluire di tecniche giudicate sempre secondo il criterio della tecnica portata a segno con precisione. Anche qui la tecnica arriva a segno senza esprimere tutta la sua potenza.

Dai 16 anni. Il Full Contact è decisamente la formula agonistica più dura, gli atleti si affrontano su di un ring e i colpi portati a segno sono a contatto pieno. Nela Low-Kick, come dice il termine stesso Low Kick=calci bassi, gli atleti come nel full combattono su di un ring con la regola che i calci possono essere portati sia all'interno che all'esterno coscia. Il K1 rules è uno sport da combattimento derivato dall’arte orientale della muay thai.

Forme Musicali, (dai 10 anni) questa disciplina racchiude tutte le arti marziali, dal Karate, al Kung Fu, al Wu shu, ecc., con lo scopo di creare un incontro immaginario con la musica che non fa solo da sottofondo ma deve essere un tutt'uno con l'esercizio stesso. Il sincronismo è fondamentale in questa disciplina. La spettacolarità, il dinamismo e l'elasticità rendono le esibizioni molto piacevoli da seguire.

Aerobic Kickboxing (10 anni) Questa disciplina mette da parte la formula sportiva del combattimento. Attraverso la musica e attrezzi dell'aerobica come lo step vengono insegnate le combinazioni e le tecniche della kickboxing, accrescendo il bagaglio conoscitivo del praticante, evitandogli lo scontro diretto con un avversario, ma formandolo sulla completezza delle tecniche. Puo' essere utilizzata come formazione per l'autodifesa o come preparazione agonistica agli scontri diretti.

L’attività agonistica per il semi contact parte dai 10 anni, per il light dai 13 anni per il contatto pieno dai 16 anni.

MUAY THAI

Nata sui campi di battaglia la Muay Thai si contraddistingue per l'efficacia e l'esplosività delle sue tecniche a tutte le distanze. I colpi di gomito, ginocchio, pugni, calci e lotta con proiezioni la tendono sicuramente una delle più complete arti marziali applicabili soprattutto nella difesa personale.

Questa disciplina è ricca di cultura ed affascinanti tradizioni che coinvolgono l'atleta emotivamente e moralmente in parallelo ad un allenamento a corpo libero molto completo. Questa parte atletica oltre ad incrementare le capacità fisiche di ogni praticante diviene al giorno d'oggi pratica di dimagrimento e rassodamento muscolare.

La Muay Thai nella sua completezza psicofisica è per questo divenuta alle nostre latitudini disciplina ad ampio spettro che soddisfa le esigenze di uomini, donne e bambini di tutte le età!La sua pratica sportiva avviene sul classico ring da pugilato che vede il confronto degli atleti col solo uso di guantoni, paradenti e conchiglia. E' permesso colpire al ko l'avversario con tutte le tecniche previste dall'arte marziale. Per questa cruenza di confronto ben pochi sono gli atleti in Europa che praticano a fine agonistico.

Le competizioni di interesse agonistico sono i Campionati Italiani e i Campionati del Mondo.

 

SHOOT BOXE

 

E’ una moderna e completa forma di combattimento sportivo amatoriale il quale, grazie alla completezza delle sue tecniche può considerarsi punto d’incontro tra le varie altre arti marziali e sport da combattimento.

Che vanno dalle tecniche più leggere prese dal Light Contact, Karate e Kung Fu sia in tecniche di proiezione ed immobilizzazione come nel Judo, Ju Jitsu, Kick Jitsu e Sambo. Si tratta quindi di un combattimento ben definito e regolato nel quale l’atleta potrà misurarsi su un vasto campo di tecniche e strategie sempre nel rispetto dell’avversario e nella completa incolumità personale.

 

SAVATE

 

Trae origine dallo chausson, un metodo di difesa militare basato principalmente sull'uso dei piedi, e ben presto si diffonde anche negli strati più ricchi della società parigina. Per distinguersi dal pugilato o "boxe inglese", assume la denominazione di Boxe francese, anche se il nome di savate è quello che rimane nell'uso comune. All'inizio le tecniche potevano essere eseguite soltanto con i piedi, ma dal 1820 furono introdotti i colpi a schiaffo con le mani e nel 1830 i contendenti cominciarono ad usare i guantoni da boxe. Approdata in Italia nel 1898, la Savate viene attualmente praticata in tutta Europa e nei paesi francofoni di Asia, Africa e Nord America.

Le tecniche di braccia utilizzate nella Savate sono le stesse tecniche usate nel pugilato: diretto, gancio e montante. Tutti i calci tranne lo Charlemont possono essere eseguiti sia con la gamba avanzata che con la gamba arretrata e possono essere portati in linea bassa, mediana e alta. I calci possono essere combinati con colpi di braccia e portati in sequenza, fintati oppure doppiati.I calci possono essere anche acrobatici.

La savate è diventata disciplina FIKB dal 2006.

F.I.KBMS 

FEDERAZIONE ITALIANA KICKBOXING, MUAY THAI, SAVATE e SHOOT BOXE 

Via Alessandro Manzoni, 18 

20900 Monza (MB) 

Come raggiungerci 

Segreteria: segreteria@fikbms.net  - Tel. 039 321804 

Tesseramenti: tesseramenti@fikbms.net  (entro le ore 18:00) - Tel.039 321804 

Orari Segreteria: dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14:30 alle ore 19:30. Mercoledì (chiusura uffici per il disbrigo delle pratiche interne). 

Corsi o settori d'interesse: 

  • SETTORE MARZIALE
  • Kick Boxe
  • Muai Thai

Federazione Pugilistica Italiana

Federazione Pugilistica Italiana raggruppa tutte quelle associazioni che vogliono essere partecipi del mondo pugilistico agonistico e non.
Presente in tutta Italia con sede centralizzata a:

Centro Nazionale Federale: Piazza Donegani (ex Montedison)
06088 Santa Maria degli Angeli - Assisi (PG)
Alexandr Sasha Egorov - Tel/Fax: 075.8044289
centro.nazionale@fpi.it

IL METODO DI LAVORO

Il metodo di lavoro sarà improntato alla collegialità delle decisioni e insieme all'assunzione di specifiche responsabilità personali in ordine ai settori e ai compiti a ciascuno assegnati. Ciascun responsabile di Settore e di Commissione sarà coadiuvato da un gruppo ristretto di tesserati con peculiari esperienze nei rispettivi campi di attività. Ciascuna Commissione potrà avanzare proposte al Consiglio Federale ed agirà in piena autonomia operativa.

Il quadro direzionale è completato dalla Conferenza Nazionale dei Presidenti dei CC.RR. da convocare con cadenza trimestrale per la compartecipazione alla definizione delle principali decisioni. Ci impegneremo ad esercitare il massimo sforzo per valorizzare i momenti di condivisione e di cogestione delle scelte e dei progetti con tutti i soggetti interlocutori (Lega Professionisti, Gruppi Sportivi Militari, Associazioni Dilettantistiche e Professionistiche, Enti Istituzionali e soggetti imprenditoriali, ecc.) ma senza confusione di ruoli, nel rispetto rigoroso della rispettiva autonomia.

Le Linee di Programma
che seguono indicano le direttrici fondamentali per le scelte che siamo chiamati ad operare nei vari settori.  Sono una cornice di riferimento e un vincolo.

Metodologicamente procederemo con programmi settoriali specifici affidati alla responsabilità dei Settori e delle Commissioni, con un monitoraggio almeno semestrale del lavoro svolto e con aggiornamenti annuali del complesso degli obiettivi da perseguire.

All'interno delle direttrici indicate i Settori, le Commissioni e gli Uffici federali devono procedere con speditezza e senza intralci formali. Le proposte, pur legittime, che si discostano o che vanno oltre le direttrici indicate devono preventivamente essere discusse dal Consiglio federale. 

Anno di fondazione: 

1 919

Corsi o settori d'interesse: 

  • SPORT
  • Pugilato

email: 

centro.nazionale@fpi.it

Pagina web: 

http://www.fpi.it/

FIKTA

Un sintetico tracciato della storia del karate italiano degli ultimi trenta anni non può prescindere dalle sigle delle Federazioni che si sono avvicendate nel tempo.

E’ necessario comunque che i dati di cui parleremo rimangono a futura testimonianza degli eventi che si sono verificati in Italia e del processo per il riconoscimento e l’unificazione del karate che, a tutt’oggi, non è ancora concluso.Naturalmente, per non annoiare troppo il lettore, parleremo esclusivamente delle Organizzazioni più significative ricordando che , parallelamente, sono proliferate Associazioni e Gruppi più o meno consistenti.

Il 1966 vedeva due Organizzazioni: la FIK (Federazione Italiana Karate) con sede a Roma e l’AIK (Associazione Italiana Karate) con sede a Milano. La prima (FIK) era nata qualche anno prima su iniziativa di alcuni praticanti della Toscana, la seconda (AIK) era fondata a Milano da un gruppo di allievi del Maestro Hiroshi Shirai che era giunto in Italia l’anno precedente.L’AIK si è poi trasformata in FESIKA (Federazione Sportiva Italiana Karate) nel 1970, eleggendo a Presidente il Dottor Giacomo Zoja.

Nel 1979, su pressione del CONI, con la promessa del riconoscimento ufficiale di una Federazione autonoma di karate, le due Organizzazioni si sono unite dando vita alla FIKDA (Federazione Italiana Karate e Discipline Affini), divenuta FIKTEDA(Federazione Italiana Karate Taekwondo e Discipline Affini) nel 1982 con l’ingresso del taekwondo.Tutto sembrava compiuto, anche se il riconoscimento da parte del CONI non se ne parlava più, quando nel 1985, dopo l’Assemblea Federale Elettiva, che vedeva prevalere la volontà della maggioranza della Società anzichè le imposizioni della FILPJ (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo), della quale la FIKTEDA era Disciplina Associata, il taekwondo si è separato fondando la FITA (Federazione Italiana Taekwondo).

Qualche mese dopo anche un gruppo di Società del karate della FIKTEDA passava alla FITA che cambiava così la propria denominazione in FITAK.

Su pressione del CONI e della FILPJ, sempre con la promessa del riconoscimento ufficiale del karate, la FIKTEDA, per il bene del karate Italiano, nel 1987 si è sciolta per confluire nella FITAK. A questo punto occorre aprire una breve parentesi.

Dal 1970, in Europa in particolare, si stava sviluppando un karate con connotazioni agonistiche sempre più distanti dal karate originale. Questo karate "all’europea" si autodefiniva "moderno" o "sportivo" per contrapporsi al karate storicamente conosciuto che ci è stato tramandato dai Maestri Giapponesi e che oggi viene definito "tradizionale" o "classico".

Questo dualismo si ritrovava naturalmente anche tra i praticanti, alcuni dei quali più propensi alla pratica del karate tradizionale ed altri orientati al karate moderno.

Tornando alla nostra storia è importante sottolineare che le premesse e promesse per l’unificazione con la FITAK erano di ampia autonomia delle due componenti del karate pur se all’interno di un unico Organismo.

Purtroppo tali promesse sono state completamente disattese tanto da costringere le Società di karate tradizionale a dimettersi in messa (oltre 400 Società che rappresentavano circa il 50% delle Società affiliate) per dare vita, nel 1989, alla FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini).

La situazione odierna vede il gruppo di karate della FITAK collocato nella FILPJ come 4° settore (FITAK=FITA e FILPJ=FILPJK) mentre prosegue il lavoro del karate tradizionale con la FIKTA affiliata in campo Internazionale alla ITKF(International Traditional Karate Federation).

Corsi o settori d'interesse: 

  • SETTORE MARZIALE
  • Karate

Pagina web: 

http://www.fikta.it/

Federazione non in elenco: 

Wako

Tipologia e eventuale specializzazioni: 

  • BODY BUILDING
  • FITNESS
  • FUNZIONALE
  • SCIENZE MOTORIE, ISEF
  • SETTORE MARZIALE
  • SPORT

Luogo dove sei disposto a lavorare o dove lavori: 

  • Lombardia
  • Milano

Istruttore o Docente: 

Istruttore

Ho letto l'informativa sul trattamento dei dati: 


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