
Perché l'attività motoria fa bene?
Una buona parte della popolazione, con la scusante dei ritmi incalzanti e della mancata volontà, si trattiene dal fare attività fisica che implichi fatica e sudore.
È invece necessario muoversi il più possibile anche fare una semplice passeggiata, soprattutto per coloro i quali, a causa del lavoro, stanno per molto tempo seduti.
La differenza tra corsa e camminare sta nel carburante utilizzato dal nostro organismo. Se nella corsa infatti, per mantenere un battito cardiaco elevato, si bruciano soprattutto zuccheri, nel camminare, per tenere un ritmo di pulsazioni inferiore, si utilizza come combustibile perlopiù grasso. Es.:Una passeggiata di un’ora a 4 km all’ora, ad esempio, fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno 6 grammi di grasso; se si accelera, si bruciano più calorie in minor tempo, ma si consumano più carboidrati e meno lipidi (la stessa persona che cammina un’ora a 6 km/h consuma 3 grammi di grasso).
Come agisce principalmente la corsa
- circolazione poiché durante il movimento si attivano i centri di controllo della circolazione sanguigna;
- potenziamento della gettata cardiaca;
- la stimolazione dell'attività respiratoria e della frequenza cardiaca;
- rinforzo del miocardio e dei vasi sanguigni che si rendono nel tempo più elastici;
- migliorare la propria agilità con la sollecitazione dei gruppi muscolari e delle articolazioni;
- e non è da sottovalutare la relazione mente e corpo.
Come agisce principalmente il camminare
Il ritmo con cui si dovrebbe camminare è quello che ci consente di parlare con chi cammina con noi. Facendo questa duplice azione si hanno sorprendenti effetti benefici sull’organismo e sulla psiche. Ecco alcuni dei principali motivi per cui una passeggiata ripetuta almeno tre volte a settimana fa bene all'organismo specie se in compagnia.
-L'apparato respiratorio ne trae beneficio, perchè camminando abitualmente i muscoli annessi alla cassa toracica si rinforzano permettendo così un ampliamento dello spazio per i polmoni i quali possono espandersi carichi di ossigeno. Ciò induce una diminuzione della frequenza respiratoria poichè la quantità di aria che si espelle dopo un'espansione massima del torace è maggiore. Per trarre beneficio a livello polmonare è necessario camminare in"zone verdi", ovvero in campagna, nei boschi o nei parchi dove si dovrebbe respirare aria pura e non inquinata.
-La pressione sanguigna e il colesterolo tendono a ridursi.
Numerosi studi provano che camminare a passo sostenuto, anche solo 30 minuti al giorno, riduce del 30-40% i rischi di infarto e ictus.
-Quando si hanno dei disturbi alle ossa o alle articolazioni, o quando si è fortemente in sovrappeso, o del tutto fuori allenamento, è ovviamente sconsigliato praticare sport che prevedono forti impatti ai suolo ed una troppo attività cardiaca. Per cui, se si vuole mantenere o ritrovare la forma fisica e la salute può essere molto utile iniziare facendo lunghe camminate.
-Vengono rinforzate le ossa e le articolazioni aumentando la densità dei minerali che compongono lo scheletro. Inoltre, essendo un’attività meno impegnativa rispetto a quelle ad alto impatto come l’aerobica, riduce notevolmente il rischio di cadute.
-Anche nell'azione motoria del camminare vengono coinvolti i principali muscoli del corpo, non solo quelli degli arti inferiori ma anche quelli degli arti superiori permettendo quindi una tonificazione generale.
-Migliora le attività cognitive anche più di faticosi esercizi o dello stretching. Lo ha evidenziato uno studio condotto su 124 persone sedentarie, dopo un allenamento basato sul walking per 45 minuti 3 volte alla settimana per 6 mesi.
Quando i muscoli si attivano, producono molecole importanti come le endorfine e la serotonina che risollevano l’umore, si potrebbe ammettere che camminare e correre sono antidepressivi naturali. Facendolo regolarmente si ottiene una capacità di affrontare lo stress e la depressione, si dorme meglio e si vede la vita mentalmente ed emotivamente in modo più positivo. Queste attività, stimolando le funzioni cardiorespiratorie, aumentano l’irrorazione di sangue al cervello, migliorandone di conseguenza le funzioni.
Ne beneficia anche la psiche, in quanto queste attività fisiche, inducendo un rilassamento, giovano a ristabilire l'equilibrio compromesso dai ritmi frenetici della vita quotidiana.
Oltre una certa età in Oriente
Il pensiero orientale si muove all'opposto rispetto a quello occidentale dicendo che in vecchiaia si arriva all'apice dell'attività psicomotoria. Mente e corpo ruotano attorno all'esperienza che l'anziano acquisisce, plasmando la propria attività sempre più sul proprio fisico. Stiamo parlando di anziani che hanno sempre fatto attività meditativa e\o marziale. Da ricordare che nei villaggi filippini, indonesiani o tailandesi, ancora poco toccati dalla cultura occidentale e dal modo assurdo di vivere la vita, ci sono anziani che a 80 anni passati fanno attività agricola nei campi (come risaie, cosa che i giovani non vogliono più fare) e la sera tornando a casa nei loro villaggi fanno attività marziale e la insegnano a quei pochi disposti ad impararla. Cosa hanno fatto loro per arrivare a ciò? Forse hanno ascoltato il loro corpo, l'hanno rispettato in perfetta sintonia con le esigenze intorno a loro; forse non sanno delle tante ricerche sbagliate che influenzano sulla vita quotidiana e sulle abitudini.