Ci sono alcuni tipi di sport che per essere fatti hanno necessariamente bisogno della musica ad esempio il pattinaggio, il nuoto sincronizzato, la ginnastica artistica, la danza e tanti altri ancora. Altre attività invece vengono eseguite mettendo le cuffiette nelle orecchie, ad esempio mentre si corre, per ascoltare i brani preferiti e aiutare così a trascorrere il tempo con meno senso di stanchezza e più velocemente.
Alla domanda qual è la musica migliore per allenarsi non c'è poi esattamente una vera risposta perché è molto soggettivo e dipende dal gusto personale. Infatti c'è chi ama allenarsi con la musica classica e chi invece preferisce fare allenamenti estenuanti su generi più coinvolgenti, ritmati e meno impegnativi, come il pop il rap.
Se ne deduce quindi che la musica non è solo di compagnia ma per alcuni rappresenta un forte incentivo a fare meglio, pura energia positiva soprattutto se ha determinati ritmi.
Recenti ricerche della Brunel University Uxbridge, in Inghilterra, confermano che la performance atletica può essere stimolata dalla musica; infatti sono state condotte indagini su 14 atleti che dovevano annotare sul diario le sessioni di training abbinate alla musica che sceglievano e ad un test di autovalutazione. I ricercatori hanno dedotto dai risultati emersi che gli atleti sceglievano consapevolmente la musica da ascoltare con lo scopo di stimolare un particolare stato emotivo.
Si è così potuto riscontrare che quelle determinate musiche scelte avevano un impatto immediato sulla performance fisica durante l'allenamento e che queste tracce erano scelte in base ad associazioni mentali legate ad esperienze personali importanti, capaci di stimolare pensieri positivi nello sportivo in attività.
Un altro studio del neuro scienziato britannico, il dottor Jack Lewis, ha dimostrato come la qualità dell'allenamento venisse migliorata dalla musica classica. Secondo infatti questo studio la musica classica sarebbe l'accompagnamento più efficace per stimolare la qualità e l'intensità dell'allenamento riscontrando che la velocità dei movimenti, la forza e la resistenza venivano stimolati da questo genere di musica rallentando nel contempo un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Come conseguenza dei dati di questa ricerca, si è potuto dedurre come la musica abbassi nell'atleta la percezione dello sforzo compiuto e la produzione di cortisolo, l'ormone associato allo stress. In conclusione per ottenere i migliori risultati attraverso l'ascolto della musica è importante che questa sia in sintonia con il ritmo cardiaco e con il nostro gusto affinché l'allenamento sia efficace.
Nello studio condotto dal dottor Lewis è stata stilata una vera e propria playlist ideale in cui i brani sono stati associati a specifiche frequenze cardiache tra i vari brani in questa playlist si trovano rock with you di Michael Jackson con 116 battiti al minuto e la sinfonia numero 4 di Beethoven con 140 battiti al minuto.
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