Ma quanto conta essere influencer nel settore Fitness?

Ma quanto conta essere influencer nel settore Fitness?

Ci siamo fatti questa domanda per curiosità nata da molti istruttori e da tante cose che vediamo sui social, anche grazie a questa quarantena.

La risposta non è unica e definita purtroppo, ma la nostra ricerca ha evidenziato cose interessanti.

Innanzitutto, bisogna chiarire che i social danno, hanno dato e continuano a dare visibilità importanti anche a chi non se lo merita. Stiamo parlando del settore Fitness/sport/arti marziali, insomma tutto ciò che è legato all’attività fisica e psicofisica.

Nel periodo della quarantena abbiamo potuto ancora più osservare delle persone comuni, con tanti seguaci, che organizzavano sedute di allenamento o dettavano esercizi o esponevano proprie lezioni senza nessuna certificazione di settore. Questi influencer li possiamo chiamare, e alcuni lo palesano con tranquillità, autodidatti.

Beh, questi sono pericolosissimi! Esercizi fatti malissimo senza rispetto di articolazioni, senza cognizione di cosa sia un legamento, un tendine o un movimento in isometria e soprattutto senza quella che è la base, che differenzia l’istruttore dall’allievo, cioè la tecnica.

Sì perché esercizi senza tecnica non fanno bene, anzi, logorano il fisico e lo logorano nel tempo o istantaneamente a seconda di cosa andiamo a fare. Schiene storte, posture sbagliate, allineamenti mai visti e tutto questo grazie ad autodidatti che hanno followers e sponsor che li incitano a fare e pubblicizzare i propri prodotti.

Il problema però non sono tanto loro ma chi li segue. L’ignoranza delle persone in questo settore, purtroppo lo dobbiamo dire è tanta, e soprattutto, avendo così tante persone che dicono cose discordanti e ne fanno vedere altrettante, non è facile incanalare i non addetti ai lavori sulle persone giuste e formate.

Dall’altro canto ci si chiede con che coraggio una persona non formata e certificata possa andare a dare consigli e lezioni su un settore cosi delicato e legato alla salute della persona. Non abbiamo risposta e non ce ne capacitiamo.

Per fortuna gli istruttori preparati e che lo fanno di mestiere hanno il loro seguito e lavorando duramente alla fine vengono fuori. Non è facile far capire alle persone quale sia la giusta strada per fare un allenamento senza logorare il fisico e con la giusta tecnica.

È importante che l’istruttore preparato non si scoraggi vedendo autodidatti che fanno strade semplici e più remunerative. Il nostro settore non è semplice ma chi è preparato viene sempre riconosciuto rispetto a chi non lo è.

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