
La pratica costante e corretta del Pilates in gravidanza può dare molti benefici come aiutare a proteggere la schiena da tensioni e sofferenze o far vivere una gravidanza serena e tranquilla.
L'insegnante di Pilates deve sapere che nell'arco dei nove mesi avvengono modificazioni scatenate dall'intervento di una serie di ormoni tra cui gli estrogeni e il progesterone, i quali hanno il compito di sostenere la gravidanza e la salute della placenta e che sono i responsabili di molti cambiamenti fisici a cui la futura mamma va incontro. Vedi anche articolo Pilates .
La gravidanza può essere suddivisa in tre stadi, ognuno dei quali avrà delle linee guida:
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Detto che, prima di iniziare un programma ex novo di allenamento, è bene aspettare che la gravidanza si sia stabilizzata (circa 16 settimane); sotto prescrizione da parte di uno specialista, nel primo stadio la futura mamma è bene che esegua il numero di ripetizioni che si sente in grado di fare, senza esagerare; che si muova e cambi posizione lentamente e in maniera sicura e cauta (in questo periodo la pressione sanguigna si abbassa e ciò potrebbe causare un senso di “sbandamento”); che esegua quotidianamente esercizi per il pavimento pelvico.
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In questa fase il bambino cresce e per questo aumenta la dimensione della pancia e la postura è in continuo adattamento: c'è da prestare maggiore attenzione alla tecnica e alla postura; è bene che la futura mamma eviti un eccesso di attività fisica, anche se si sentirà molto vigorosa; non deve eseguire esercizi in decubito prono.
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I cambiamenti nella postura e nel modo di camminare sono ancora più evidenti per cui nel passaggio da un esercizio ad un altro la donna dovrà muoversi con cautela; dovrà evitare di restare senza fiato; dovrà eseguire quotidianamente gli esercizi per il pavimento pelvico; come esercizio preparatorio al parto ( da utilizzare anche nel travaglio) dovrà eseguire lo “scivolare lungo la parete” (il bacino si apre e la testa del bambino preme verso il basso).
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